Nel 2019 cresciuta del 13% la raccolta della plastica

Secondo i dati raccolti da Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta), nel corso del 2019 sarebbe stato raccolto il 13% di plastica in più rispetto all'anno precedente, per un totale di 1.370.000 tonnellate.

La raccolta differenziata avrebbe quindi permesso di recuperare (e di non disperdere nell'ambiente) ben 22.8 kg pro capite con Sardegna e Valle d'Aosta a segnalarsi tra le regioni più virtuose grazie a più di 31 kg per cittadino. Come sottolineato dai vertici del consorzio, tali risultati sono stati possibili grazie al fatto che in Italia oltre 7 mila comuni hanno avviato il proprio servizio per la raccolta differenziata e alla maggiore sensibilizzazione della popolazione nei confronti delle tematiche ambientali.

Incrementare la raccolta di rifiuti da destinare all'economia circolare è divenuto ormai un passaggio necessario anche in vista dei target indicati dall'Unione Europea, entro il primo luglio del 2021 gli stati membri dovranno infatti recepire la nuova normativa riguardante la plastica monouso secondo cui entro il 2025 si dovranno recuperare non meno del 50% degli imballaggi in plastica per poi attestarsi al 55% entro il 2030.

La Penisola sembrerebbe comunque in grado di poter raggiungere questi obbiettivi anche grazie ad un servizio di raccolta e riciclo che attualmente copre e serve 7.345 i Comuni per un totale di circa 58.400.000 abitanti, a tale dato andrebbe poi aggiunto quello relativo al valore economico generato che raggiunge i 760 milioni di euro.

Tale attività determina un importante ritorno economico per i comuni che hanno attivato il servizio di raccolta e recupero, per la cittadinanza e per gli operatori delegati. Soltanto nel 2019 il valore corrisposto a queste categorie sarebbe stato pari a circa 400 milioni di euro, mentre la quota per gli impianti sarebbe stata pari a 185 milioni di euro.

Il sostegno agli impianti è fondamentale in quanto determinata il miglioramento delle attività di recupero, consente di adottare sistemi di selezione e divisione dei rifiuti più avanzati (ad esempio per tipo di polimero e addirittura per colore) e rende la materia prima seconda generata ancora più appetibile per il mercato.

Per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti da imballaggi di plastica, le tonnellate coinvolte in questo processo durante il 2019 sarebbero state oltre 617 mila, nella maggior parte dei casi frutto di un recupero avvenuto tramite la raccolta differenziata in ambiente urbano.

Ma la raccolta ha riguardato e riguarda anche quei rifiuti che non possono essere destinati al riciclo e che, comunque, determinerebbero un danno ambientale rilevante se venissero dispersi. Nel caso specifico le tonnellate raccolte e avviate al recupero energetico sarebbero state quasi 486 mila, attività che ha determinato un importante risparmio in termini di utilizzo dei combustibili fossili per la produzione energetica. Complessivamente la percentuale di materiale raccolto e destinato alla termovalorizzazione sarebbe stata pari a 25 punti contro il 75% a favore dei cementifici.

In totale, considerando anche l'attività di riciclo degli operatori industriali indipendenti, nel 2019 in Italia si sarebbe riusciti a recuperare ben il 92% delle oltre 2 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica distribuite sul mercato.

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